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Pasticceria Cavalletti festeggia 70 anni con nuova apertura

(ANSA) - ROMA, 31 MAR - E' uno degli indirizzi romani per i golosi e i più esigenti d'Italia. La pasticceria Cavalletti, sin dal 1951, sforna ogni giorno la sua leggendaria torta Millefoglie, nella versione originale con i sontuosi tre piani farciti alla crema chantilly aromatizzata al Marsala, e decine di altre specialità dolci che l'hanno consacrata tra le migliori del Belpaese. Un'eccellenza tutta romana che, appena un anno fa, rischiava di rimanere strozzata nella morsa della pandemia (è rimasta chiusa da marzo a settembre 2020). E che invece grazie a una virtuosa operazione di salvataggio messa a segno da Christian Delle Fave, imprenditore veterano del comparto food che ne ha preso in mano le redini, si prepara a inaugurare una nuova "epoca Cavalletti", in perfetto equilibrio fra rispetto della tradizione e visione contemporanea dell'arte pasticcera.

Da un lato c'è la volontà di preservare il patrimonio di ricette e maestria artigianale custodite per settant'anni nelle cucine della storica sede in via Nemorense - rimasta fino ad ora l'unico laboratorio con punto vendita ufficiale del marchio - e dall'altro l'intenzione di rinnovare e replicare la formula Cavalletti, proiettandola anche sul mercato internazionale con nuovi format e soluzioni.

"Non potevo lasciare che la città perdesse una delle sue pasticcerie più iconiche, - commenta Delle Fave - Cavalletti è un autentico orgoglio di Roma. Per questo, quando sono subentrato alla sua gestione, ho voluto che nella casa madre di via Nemorense tutto rimanesse invariato: dal pastry chef Valter Luzi, che da 25 anni ne guida la cucina, fino al lungobanco-vetrina. L'eccellenza non si cambia. Ma sentivo che doveva essere il punto di partenza di una rinascita capace di traghettare l'inestimabile know-how del marchio fuori dal quartiere Trieste verso un futuro tra avanguardia e stile metropolitano".

È in questa prospettiva che ha preso vita il progetto di uno store Cavalletti in versione boutique dal design di ultima generazione,. Una sorta di gioielleria del gusto, avvolta nelle sfumature del blu (storico colore aziendale) e diretta da Simone Braghetta, che per questo nuovo corso ha messo a punto una proposta gastronomica tra i babà, le torte sacher, pastiere napoletane o cassate siciliane, poi il celebre tiramisù senza mascarpone di Cavalletti, torroni, croccanti, montblanc e i dolci tipici romaneschi come pangiallo, castagnaccio e panpepato. Ma anche croissant e una collezione di baby Millefoglie alle fragoline di bosco, alla crema pasticcera, al pistacchio, cioccolato, gianduia o con i marron glacé. "Qualità, creatività e innovazione sono i cardini di questa operazione - dice Braghetta - La pasticceria di via Nemorense e quella di Vigna Stelluti hanno stesse radici ma identità diverse, condividono un'appassionata cura per la qualità ma scelgono stili differenti. Rappresentano le due facce di Cavalletti, l'una ne racchiude la storia e l'altra ne traccia il futuro".

(ANSA).

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