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Vino: Uiv, al ministro la nostra agenda con priorità settore

ROMA - E' una vera e propria 'agenda vino' quella che l'Unione italiana vini (Uiv) sottoporrà al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, per proiettare il settore verso la prossima generazione. A illustrarla è il presidente Ernesto Abbona dell'associazione di riferimento per il settore, che rappresenta l'85% dell'export del vino italiano. Oltre alla gestione delle emergenze, come il Dpcm sull'orario di apertura delle enoteche o il pagamento dei ristori attesi dal 2020 per un equivalente di circa 50 milioni di euro, secondo il presidente è altrettanto urgente il completamento di decreti fondamentali per il comparto che la crisi di governo ha bloccato. "Mi riferisco in particolare al decreto sostenibilità e alla maggiore flessibilità della misura 'promozione' che necessita adeguamenti". Per evitare che la crisi congiunturale si trasformi in strutturale, secondo l'Uiv, è importante l'approvazione della riforma della Politica agricola comune che includa anche il Piano nazionale di sostegno per il vino, il rilancio dell'immagine istituzionale all'estero e del sistema fieristico italiano, Vinitaly in primis, tramite il 'Patto per l'export'. Sarà poi fondamentale tutelare il modello mediterraneo in ambito europeo, visto che il vino è stato inserito dalla Commissione Ue nell'alveo dei prodotti agricoli dannosi all'interno del nuovo piano anti-cancro.

In agenda, infine, secondo l'Uiv sono da inserire l'obiettivo digitale e il potenziamento degli strumenti per assicurare certezza dei dati produttivi con la riforma del Comitato Nazionale Vini. In primo piano anche il rilancio del turismo, settore strategico anche per il vino, su cui però il Recovery prevede a oggi risorse per soli 8 miliardi sui complessivi 210 miliardi.

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