Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Prima, 68 mln euro a ricerca per Mediterraneo

(ANSA) - SIENA, 15 FEB - Oltre 68 milioni di euro per la ricerca e l'innovazione nel settore agroalimentare e nelle risorse idriche nell'area del Mediterraneo. È il finanziamento previsto per i bandi 2021 e riportato nell'Orientation paper del programma Prima (Partnership for research and innovation in the Mediterranean area). Per facilitare la partecipazione delle aziende ai bandi, il 17 febbraio alle 15, il ministero dell'Università e della ricerca e il segretariato italiano di Prima hanno organizzato un info-day durante il quale saranno illustrate le tematiche oggetto di finanziamento.

Annunciati inoltre i progetti vincitori dei bandi Prima 2020 della Sezione 2. "Dopo i risultati eccezionali di sezione 1 (9 milioni derivanti dal finanziamento europeo) i dati resi noti dalla Fondazione Prima sulla Sezione 2, a finanziamento nazionale, hanno confermato l'ottimo risultato conseguito dai team di ricerca italiani: 7,3 milioni a favore di 48 unità di ricerca per un totale di 22 progetti finanziati di cui 9 a guida italiana" spiega una nota del segretariato italiano di Prima che ha sede al Santa Chiara Lab dell'Università di Siena.

Complessivamente, anche nel 2020 l'Italia si è distinta per la qualità della ricerca e i risultati raggiunti: il 33% dei progetti (16) è coordinato da un ente del nostro Paese e 35 vedono la partecipazione italiana, con 84 unità di ricerca coinvolte. Di 64 mln complessivi finanziati da Prima nel 2020, 16,5 andranno a beneficio di ricercatori e innovatori del nostro Paese. "Vorrei sottolineare il successo dei ricercatori italiani in bandi internazionali particolarmente competitivi in un settore strategico come l'agroalimentare - dichiara Angelo Riccaboni, presidente della Fondazione Prima -. Le progettualità selezionate potranno fornire soluzioni concrete a supporto delle sfide della sostenibilità sulle quali Prima è fortemente impegnata, in linea con l'European Green Deal; l'innovazione sostenibile nel settore dell'agroalimentare può offrire un contributo rilevante alla ripresa economica e alla resilienza sociale ed ambientale del nostro paese e del Mediterraneo".

(ANSA).

Caricamento commenti

Commenta la notizia