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Covid: Vissani, ci stanno uccidendo, Dl ristori solo mancette

FIRENZE - "Ci stanno uccidendo. Tanti nostri dipendenti sono in attesa della cassa integrazione e il decreto Ristori è solo una mancetta". E' l'accusa che arriva al governo dallo chef stellato, presidente onorario di RistoItalia Gianfranco Vissani che venerdì aderirà all'iniziativa promossa dalla Confederazione Tutela nazionale (Tni), il consorzio che rappresenta 40mila tra bar, ristoranti e alberghi italiani (Horeca): tutti a cena dalle 20 alle 22, ma senza somministrazione di cibo e bevande.

Per protestare i ristoratori simuleranno l''apertura serale con luci e musica accesa, la sala allestita con titolari, dipendenti e clienti presenti a pranzo. Poi si siederanno a tavola rispettando il distanziamento e senza consumare nulla.

Per "dimostrare - dice il portavoce della Confederazione Pasquale Naccari - che il virus non ha orario e che se si può pranzare, rispettando tutti i protocolli, si può anche cenare".

Perché, aggiunge, "un locale 'sicuro' alle ore 12 smette di esserlo alle 18? Se l'indice di contagio Rt è basso, se la regione è in zona gialla e le attività commerciali sono aperte, perché i ristoranti non possono lavorare a cena o nei fine settimana, non possono svolgere la loro attività in sicurezza, come accade per un negozio o un ufficio?". 

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