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Confagri, in 30 anni Italia perde 20% di terreni coltivati

(ANSA) - ROMA, 4 DIC - In 30 anni è andato perso in Italia il 20% della superficie agricola utilizzata (Sau) per l'espansione delle città e delle infrastrutture, il degrado delle aree periurbane e l'abbandono dei territori collinari e montani. Lo ricorda Confagricoltura, in occasione della Giornata Mondiale del Suolo di domani indetta dalle Nazioni Unite. Una situazione dove Green Deal, Farm to Fork, Pac e soprattutto il Recovery plan sono le grandi opportunità da cogliere per salvaguardare e vitalizzare la risorsa suolo. Il problema, segnala Confagri, è acuito dalla combinazione del degrado del suolo, dell'erosione e dei cambiamenti climatici che ridurrà i raccolti globali fino al 50% in alcune aree del Paese, senza dimenticare il 21% della superficie a rischio di desertificazione, di cui il 41% al Mezzogiorno.

Il suolo, osserva Confagri, è una risorsa preziosa non rinnovabile. Meno superfici dedicate all'agricoltura si traducono in meno fertilità dei terreni e in meno cibo; tutto ciò a fronte di una popolazione mondiale in aumento che richiede, al contrario, maggiori derrate alimentari. Da qui l'occasione della Giornata mondiale "per acquisire consapevolezza del ruolo chiave che svolge l'impresa agricola sana, vitale e produttiva, nella gestione del terreno in un contesto pesantemente influenzato dalla urbanizzazione e dai cambiamenti climatici". (ANSA).

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