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Prosciutto S. Daniele, tiene il consumo, ma lieve calo di produzione

In questi mesi il prosciutto di San Daniele Dop ha "mantenuto i volumi di consumo", registrando una lieve flessione della produzione, pari al 2%, rispetto allo scorso anno. Inoltre sono stati prodotti 16,5 milioni di confezioni certificate di affettato e si è registrata una "forte crescita" degli shop on line delle aziende consorziate. E' il bilancio provvisorio del direttore generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, Mario Cichetti.

"Le aziende produttrici del San Daniele Dop non si sono mai fermate, sempre nel rispetto delle normative vigenti - spiega Cichetti in una nota - per poter rifornire grande distribuzione e piccole gastronomie. Rileviamo una forte crescita degli shop on line. Nella grande distribuzione, durante il lockdown, il San Daniele ha avuto una leggera flessione delle vendite al banco taglio, favorendo però la vaschetta di prodotto preaffettatato che ha fatto registrare un trend positivo".

"L'attività produttiva - aggiunge - è stata condizionata dalla pandemia di Sars-Cov2 nel primo semestre, ma nel secondo sta mostrando i segnali di una leggera inversione di marcia, inversione che porterà a un 2021 di riequilibrio". Al momento, osserva, è "difficile fare delle previsioni sul risultato annuale dei consumi, sarà necessario concludere l'anno e attendere le performance del periodo natalizio. Il canale Horeca ha avuto grandi difficoltà causate dalle restrizioni primaverili e tutt'ora con le recenti limitazioni".

Sulla produzione generale di Prosciutto di San Daniele, conclude Cichetti, le esportazioni incidono per il 20%: "Anche per l'anno in corso i numeri confermano questa quota di vendita all'estero e sono equamente suddivisi tra mercato europeo e resto del mondo". 

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