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Lavazza Qualità Rossa, in mostra pezzo storia comunicazione

Da Nerone con protagonista Nino Manfredi al più recente Paradiso. In occasione dei 50 anni di Qualità Rossa le origini e la storia di questa miscela, che ha fatto anche la storia della comunicazione in Italia, rivivono in una mostra ospitata nell'atrio di Nuvola Lavazza a Torino, fino al 15 novembre. Il percorso della mostra tocca gli elementi salienti di questi 50 anni, a partire dagli anni 70, quando Qualità Rossa diventa emblema di praticità e risparmio grazie all'innovazione del "pesotondo". Un nome speciale per un formato standard di macinato ma diverso rispetto al canonico caffè venduto in lattina o sfuso, progettato con l'obiettivo di promuovere la convenienza senza sacrificare la qualità. In questa narrazione non poteva non trovare un posto rilevante la comunicazione tramite la quale, fin dal primo manifesto 'Svegliati e canta', curato da Armando Testa nel 1971, l'aroma e la tazzina rossa incarnano i simboli del caffè di casa. Il sodalizio con Armando Testa prosegue e si consolida negli anni. La definitiva affermazione della miscela Qualità Rossa nell'immaginario comune di tutti gli italiani avviene con le due storiche campagne pubblicitarie degli anni '80 e '90. Dal 1993, per più di 20 anni, è il Paradiso ad accompagnare le giornate degli italiani, affermandosi come un grande classico della televisione nazionale. Una campagna che giocata tutta sul registro dell'ironia e della leggerezza tipiche della commedia, ha visto succedersi interpreti come Tullio Solenghi, Paolo Bonolis, Enrico Brignano e Maurizio Crozza e registi quali Gabriele Salvatores e Alessandro D'Alatri. A Qualità Rossa è poi dedicato uno speciale allestimento all'interno dello store del Museo Lavazza con una selezione di oggetti iconici realizzati in edizione speciale per il 50esimo anniversario.

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