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Coldiretti, conto embargo Russia sale a 1,2 mld

(ANSA) - ROMA, 06 AGO - L'export agroalimentare Made in Italy ha perso in sei anni 1,2 miliardi di euro a causa del divieto all'ingresso in Russia di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia e Australia. E' quanto emerge da un'analisi della Coldiretti, divulgata alla vigilia dell'anniversario dell'embargo deciso il 7 agosto 2014 e più volte rinnovato come ritorsione alla decisione dell'Unione Europea di applicare sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina.

"Si tratta di un costo sempre più alto e insostenibile per l'Italia in un momento già drammatico per l'emergenza coronavirus ma anche per le guerre commerciali in atto con gli Usa e per le tensioni legate alla Brexit", afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, nel sottolineare che "occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare inutili conflitti e difendere un settore strategico per il Paese e l'Ue danneggiato da dispute commerciali che nulla hanno a che vedere con il comparto agricolo". Al danno diretto delle mancate esportazioni in Russia, precisa la Coldiretti, si aggiunge la beffa della diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy.

Nei supermercati russi si possono trovare fantasiosi surrogati locali che hanno preso il posto dei cibi italiani originali, dalla mozzarella "Casa Italia" all'insalata "Buona Italia", dalla robiola Unagrande alla mortadella Milano. (ANSA).

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