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Carne di origine 100% italiana scelta dal 78% dei consumatori

ROMA - Mutano le abitudini di consumo al termine del periodo di lockdown e si registra un rafforzamento della sensibilità degli italiani verso i temi della salute, sicurezza, origine e sostenibilità dei prodotti alimentari. A rilevarlo è un focus dell'Osservatorio "The world after lockdown" di Nomisma con un particolare approfondimento sulle abitudini e preferenze dei consumatori di carne, realizzato per l'azienda di settore Fileni.

Dall'indagine, condotta su un campione di 1.000 italiani responsabili degli acquisti (18-65 anni), emerge che l'attenzione dei consumatori per l'origine 100% italiana, relativamente ai freschi, è del 71% con una quota che sale al 78% per la carne. E' segnalato che il 51% cerca il marchio bio tra gli scaffali, ma ancor di più sul banco carne (54%). Altri fattori che entrano in gioco nella scelta della carne da acquistare sono l'assenza di antibiotici (importante per il 75% dei consumatori di carne), la preferenza verso carni da animali cresciuti all'aperto (66%), l'assenza di Ogm nei mangimi (65%) e l'alimentazione con soli mangimi vegetali (56%). Tra gli indicatori viene segnalato che "9 user su 10 vogliono trovare nei supermercati carne bio con un packaging sostenibile". Complessivamente il report registra che il 22% dei consumatori, nel fare la spesa alimentare, ha dichiarato di aver incrementato gli acquisti relativi alle categorie Made in Italy e Km 0. Cresce l'interesse verso i metodi di produzione biologica e sostenibile: il 20% degli italiani ha preferito cibi prodotti con metodi a basso impatto ambientale, il 12% ha acquistato prodotti alimentari con packaging sostenibile e il 30% ha sperimentato i prodotti biologici per la prima volta

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