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Mercato Italia tutela Carpenè Malvolti da danni del lockdown

 - Gli ampi spazi dello stabilimento di Conegliano hanno permesso alla storica azienda spumantistica Carpenè Malvolti di non fermarsi durante il lockdown imposto dall'emergenza coronavirus. E dopo il 2019, l'annata migliore della storia del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, secondo il Rapporto Economico sulla Denominazione elaborato dal Consorzio (con 92 milioni di bottiglie vendute (+1,6% rispetto al 2018) ed un fatturato di 524 milioni di euro (+1,2%), l'azienda di Etile Carpenè, dopo un primo trimestre del 2020 con numeri soddisfacenti, fa la conta dei danni da pandemia. E a sorpresa il conto non è così pesante col comparto del Prosecco che sembra tenere meglio rispetto alle altre tipologie di vino.

"L'assoluta straordinarietà della congiuntura corrente con le relative inevitabili ricadute economiche - ha spiegato il Dg della casa spumantistica di Conegliano, Domenico Scimone - è stata parzialmente da noi assorbita anche se il blocco della ristorazione a livello internazionale ha avuto un notevole impatto sulle performance del mese di aprile su tutto il nostro business ed in particolare sull'export. Defaillance più contenute si sono registrate sul mercato domestico, laddove nel primo trimestre si stava performando positivamente sull'abbrivio dei risultati dell'anno precedente.

A livello logistico - ha aggiunto Scimone - abbiamo potuto continuare a veicolare le merci senza particolare disagi. Rimaniamo comunque fiduciosi che, seppur in modo graduale e progressivo, si possa riprendere una nuova e diversa normalità da settembre. E quindi nel quadrimestre di fine anno, che solitamente corrisponde con le migliori performance per il nostro mercato".

Tuttavia, per riconquistare la normalità, la pragmatica previsione del Dg della Carpenè Malvolti è che bisognerà aspettare il 2021.

Nel frattempo, conclude Scimone, va tutelata la qualità senza che il settore arrivi alla guerra dei prezzi "perché costretti dalla contingenza. Decisivo in tal senso uno straordinario impegno generale ed univoco delle Istituzioni, delle Associazioni di categoria, dei Consorzi di Tutela e di ogni singolo Imprenditore al fine di salvaguardare il valore ed il posizionamento del Prosecco.

No a scorciatoie, si allo sviluppo del concetto di valore legato al territorio, facendo leva sulla forza del brand e sul prestigio riconosciuto anche dall'Unesco alle Colline del Prosecco Superiore". (ANSA).

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