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Coronavirus: Uber Eats, +55% per le vendite nell'ultimo mese

ROMA - Crescono del 55% nell'ultimo mese le vendite di prodotti alimentari e beni di prima necessità su Uber Eats, piattaforma di ordinazione e consegna di cibo online. L'incremento nel periodo del coronavirus - spiega una nota - ha portato a rafforzare il servizio di spesa a domicilio per aiutare le famiglie a reperire nel modo più veloce e pratico possibile tutti i prodotti di uso quotidiano. Dati alla mano la piattaforma informa nel dettaglio che il valore degli acquisti di prodotti di prima necessità sulla app Uber Eats in Italia, dallo scorso 8 marzo, è aumentato di 55 volte rispetto alla norma, mentre il numero di market, minimarket e negozi di generi alimentari presenti su Uber Eats, in Italia, è triplicato. Il totale delle vendite di prodotti alimentari ed essenziali è invece aumentato di 2,3 volte in Europa nell'ultimo mese. I prodotti più richiesti del mese sono pane, verdure, prodotti lattiero-caseari, latte, frutta, carne, pasta e uova. E' segnalato che fino alla fine del mese di aprile, per ogni mancia data al rider, Uber Eats donerà la cifra equivalente alla Protezione Civile. "In tutto il mondo - afferma il General Manager di Uber Eats Italia Maxime Renson - ci stiamo muovendo in maniera rapida ed efficiente per soddisfare le esigenze delle comunità e delle imprese colpite dalla crisi sanitaria. Collaborando con supermercati, minimarket e altri negozi di alimentari, possiamo aiutare milioni di persone ad accedere agli alimenti di base e ai prodotti di cui hanno bisogno in modo sicuro e affidabile. Allo stesso tempo, continueremo a lavorare a stretto contatto con le autorità sanitarie pubbliche per fornire ulteriore supporto laddove possibile".

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