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Coronavirus: la spesa cambia Dna. Niente picchi nel weekend

 (ANSA) - ROMA - Coronavirus e quarantena "scombussolano" le abitudini di spesa degli italiani con un calendario di acquisto che diventa più omogeneo durante la settimana e mette da parte la consolidata tradizione di fare acquisti per la dispensa domestica nel fine settimana. 

Niente più dunque picchi di spesa nel weekend o alla sera dopo il lavoro, ma atteggiamenti da shopper più pragmatici e ben distribuiti nel tempo di emergenza sanitaria con maggiori acquisti durante la settimana, meno nel weekend o alla sera nei giorni feriali. 

A rilevare il cambiamento nel periodo del Covid-19 è l'Osservatorio di Stocard, applicazione wallet che consente di digitalizzare tutte le carte fedeltà nel proprio smartphone. L'indagine ha fotografato le spese dei cittadini nei super e ipermercati, tra il 9 e il 22 marzo, confrontandole con la settimana del 10-16 febbraio. Dallo studio, fatto sulla settimana pre coronavirus e nelle due di quarantena, emerge che durante la quarantena si va a fare principalmente la spesa da lunedì a sabato, dalle 9.00 alle 19.00 e si registrano alcune specificità rispetto alla settimana del 10-16 febbraio, in particolare tra le 9 e le 10 di mattina e dal pranzo al primo pomeriggio, tra le 13 e le 15, si registrano due picchi di spesa che il mese scorso non c'erano. E' riscontrato che tra le 17 e le 18 si verifica il momento di maggior afflusso ai supermercati, seppur in termini molto meno significativi rispetto a febbraio. Il sabato e la domenica la curva degli acquisti riporta invece tendenze simili ai giorni feriali, anche se meno evidenti, con un deciso appiattimento alla domenica pomeriggio, complici anche le chiusure di molti supermercati in diverse Regioni d'Italia (

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