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Dazi: Bellanova, al lavoro per soluzione su prodotti colpiti

ROMA - "Il governo sta proseguendo le proprie azioni diplomatiche per trovare una soluzione anche per i prodotti già inseriti nella prima lista". Lo ha detto la ministra delle Politiche, agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, rispondendo al question time, nel ricordare che sono stati scongiurati dazi aggiuntivi, rispetto a quelli applicati da ottobre scorso, sui prodotti agroalimentari italiani destinati al mercato Usa. "Dopo gli intensi negoziati degli scorsi mesi - ha detto la ministra - abbiamo scongiurato il rischio che le nostre eccellenze subissero danni irreparabili. L'agroalimentare italiano, infatti, non compare nella lista dell'Ufficio per il Commercio degli Stati Uniti dei prodotti soggetti a dazi. Un grande successo frutto anche dei miei incontri con il segretario dell'Agricoltura Usa del 27 e 30 gennaio scorso, nel corso dei quali ho evidenziato l'importanza del settore e delle sue eccellenze". "Tutelare il comparto agroalimentare italiano significa anche garantire la legalità e la correttezza sui mercati", ha precisato la ministra, nel ricordare il divieto di commercializzare il cibo palesemente sotto i costi medi di produzione. "Un fenomeno che genera un disequilibrio nei rapporti di filiera che si scarica principalmente sul mancato reddito delle aziende primarie e sul possibile sfruttamento dei lavoratori agricoli", ha dichiarato nel question time Bellanova, nel ricordare l'approvazione in via definitiva del disegno di legge di delegazione europea, che contiene la delega al governo per il recepimento della direttiva europea 2019/633 contro le pratiche commerciali sleali nei rapporti commerciali. "Si tratta di un passo avanti decisivo per l'applicazione in Italia di questa direttiva - ha dichiarato - che punta a equilibrare i rapporti di forza nelle transazioni commerciali tra fornitori e catene della Grande distribuzione, all'insegna dell'equità e della trasparenza, vietando comportamenti non più accettabili come pagamenti ritardati, modifiche unilaterali dei contratti o l'obbligo di pagare per merce deperita dopo la consegna".

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