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Spreco alimentare, al via progetto per il vademecum del ristoratore

ROMA - Un vademecum per il ristoratore sostenibile con iniziative di promozione, sensibilizzazione e dibattito sulla lotta allo spreco alimentare: è questo uno degli obiettivi del protocollo d'intesa firmato a Roma, alla Camera dei Deputati, da Fondazione Banco Alimentare, Metro Cash and Carry e Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

L'intesa, della durata di un anno dal momento della sottoscrizione, prevede l'avvio di un tavolo di studio finalizzato ad individuare quale siano le pratiche più efficaci per ridurre lo spreco alimentare nella ristorazione e redigere linee guida da seguire per supportare gli attori della ristorazione italiana con la finalità di diminuire i livelli di spreco. Oggi in Italia vengono prodotte circa 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari, il 57% è generato dagli attori della filiera (64% settore primario, 5% trasformazione, 24% distribuzione, 7% ristorazione), il 43% dai consumatori finali.

Una ricerca condotta da Istituto Green Bocconi per conto di Metro Italia ha segnalato che si registrano ancora resistenze alla diffusione della doggy bag da parte dei ristoratori e dei clienti: ad eccezione per le Regioni del Nord-ovest, nel resto d'Italia sono poco richieste. Le motivazioni sono: cibo non gradito (68%), imbarazzo (55%), poca praticità (67%). Per l'86% degli intervistati è invece fondamentale. L'onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge "antispreco" (166/2016), ha commentato che "i numeri confermano, con un incremento medio del 25% delle donazioni, che la strada della semplificazione burocratica e delle agevolazioni fiscali è il modo giusto di procedere". 

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