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Anche la cucina cinese festeggia il solstizio d'inverno

ROMA - Il solstizio d'inverno è celebrato in tutto il mondo e indica la data in cui si manifestano il giorno più breve e la notte più lunga dell'anno. In Cina fervono i preparativi per il Dongzhi Festival, ovvero il solstizio d'inverno, si celebra durante l'undicesimo mese del calendario lunare cinese. Una festa che affonda le sue radici ai tempi dell'antica Dinastia Han (202 a.C. - 220 d.C.), è l'ultima dell'anno e ricorre sei settimane prima del Capodanno cinese.

Le celebrazioni di questo avvenimento trovano origine nella filosofia yin-yang, secondo la quale il solstizio d'inverno rappresenterebbe il punto di incontro tra il culmine di freddo e oscurità - caratteristiche yin - e la svolta verso un nuovo inizio evolutivo di yang, che porta con sé luce e calore.

Anche la cucina cinese vuole festeggiare l'armonia e l'equilibrio cosmico evocato dal solstizio d'inverno. A Roma, dal 21 al 23 dicembre da Dao Restaurant, uno degli indirizzi-cult per incontrare i sapori e la cultura del Paese della Grande Muraglia, ci saranno tre giorni dedicati alla festa del solstizio d'inverno con piatti speciali dedicati alla ricorrenza: ravioli con maiale ed erbe cinesi e con cicoria e guanciale, spaghetti in brodo con agnello e il cibo che si consuma per l'occasione detto tangyuan. Si tratta di palline di farina di riso, semplici oppure farcite, cotte e servite in brodo bollente, che simboleggiano la prosperità e l'unità del nucleo familiare. I

In questa occasione, il menu accoglierà anche specialità dolci di artigiani del gusto italiani, dal gelato made in Rome al panettone al mandarino e castagne della pluripremiata pasticceria di Tarquinia, Belle Hélène.

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