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Carpenè Malvolti, padri del Prosecco e apripista tutela brand e territorio

(ANSA)  - Scienziati, enologi e appassionati sostenitori di un'economia del territorio veneto che oggi è diventata motore di sviluppo anche grazie al riconoscimento Unesco, la famiglia Carpenè - padri del Prosecco - ha dato prova di lungimiranza anche nel campo della comunicazione, nella promozione di quel 'vino spumante' che oggi è tra i prodotti del Made In Italy più apprezzati anche all'estero. A questo intuito si ispira l'ultima produzione limitata della Carpenè Malvolti che si candida a diventare una delle novità più attese del 2020.

Dopo il '1924 Prosecco', la valorizzazione delle radici Carpenè Malvolti passa per la Sabi Collection che rende omaggio all'illustratore Sandro Bidasio degli Imberti. In arte 'Sabi', è colui che realizzò le campagne pubblicitarie della storica cantina nei primi decenni del Novecento. Perché in un periodo in cui l'Italia era per la maggior parte analfabeta, i Carpenè avevano già schiacciato l'acceleratore su una comunicazione efficace e raffinata. Autore di questa scelta strategica fu Etile, seconda generazione Carpenè. Si deve a lui il primo, storico, approccio alla propaganda per il marchio in un contesto ufficiale: all'Esposizioni Riunite di Milano del 1894 fece realizzare un pozzo in stile medievale nel cortile della Rocchetta nel Castello di Milano, dove venivano offerti in degustazione vino e distillati di Carpenè Malvolti e vi era riprodotto il luogo di provenienza: Conegliano (Treviso).

La Sabi Collection si compone di quattro serie di Magnum di Prosecco versione Brut, ciascuna con un numero di serie, con quattro etichette ognuna per un decennio del sodalizio della cantina con il creativo illustratore. La produzione limitata sarà sul mercato nei primi mesi del 2020.(ANSA).

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