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Vino: 10 anni di Doc 'Prosecco', arriva un francobollo

(ANSA) - ROMA, 19 NOV - Sono dieci anni che il vino Prosecco ha avuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata, a tutela di un prodotto di straordinario successo per il made in Italy: l'anniversario oggi e' stato ricordato con l'emissione di un francobollo commemorativo valido per la posta ordinaria. La vignetta del francobollo, che ha avuto una tiratura di un milione di esemplari, raffigura delle vigne con le Alpi sullo sfondo, un tipico paesaggio che evoca le zone di produzione del Prosecco in Friuli e in Veneto. "Attualmente il marchio Prosecco Doc - ricorda il presidente del consorzio di tutela, Stefano Zanette, nel bollettino illustrativo dell'emissione - è sinonimo di lavoro per oltre diecimila persone, di una produzione in crescita sia in quantità sia in ricavi (aumentati del 13,4% nel solo 2018) e di un contributo positivo alla bilancia commerciale italiana, dato che il 75% delle nostre bottiglie viene esportato. Si tratta di informazioni significative perché indicano, oltre le cifre, i due tratti identitari del nostro vino: da un lato il profondo legame con il suo territorio e dall'altro i suoi orizzonti internazionali".

I festeggiamenti per l'emissione celebrativa della prima decade della denominazione veneta oggi a Roma, presso il Palazzo storico della prima Zecca dell'Italia unita. "Oggi più che mai è fondamentale essere in prima linea nella tutela del Made in Italy nel mondo. Siamo orgogliosi di festeggiare nel palazzo storico della prima Zecca dell'Italia unita, il successo di un'eccellenza italiana quale il Prosecco Doc - spiega Aielli - a cui contribuiamo grazie al contrassegno di Stato, a garanzia di tracciabilità e autenticità di origine dei prodotti vitivinicoli e agroalimentari". Sono oltre 500 milioni i contrassegni richiesti ogni anno dal Consorzio Prosecco DOC, al fine di rafforzare le garanzie offerte ai consumatori e la competitività delle imprese, a beneficio delle politiche di qualità, salute e sicurezza. "Il Poligrafico - conclude Aielli - grazie al suo know-how e alla continua innovazione tecnologica, consente allo Stato di mettere a disposizione dei produttori un efficace strumento di contrasto ai fenomeni di contraffazione e di supporto per la tracciabilità dei vini a Denominazione d'Origine".(ANSA).

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