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Da Fao vademecum salva-biodiversità in campi e allevamenti

(ANSA) - ROMA, 14 NOV - La tutela della biodiversità, agricola e animale, ha da oggi un nuovo strumento per aiutare le varietà locali a prosperare. La Fao ha pubblicato oggi nuove linee guida mirate a garantire la diversità delle coltivazioni e la resilienza degli agricoltori alla perdita delle risorse fitogenetiche. Per l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura "le Direttive Volontarie per la Conservazione e l'Uso Sostenibile di Specie ed Ecotipi Agricoli sono un valido aiuto ai paesi nello sviluppo di piani nazionali per la conservazione di queste risorse critiche per le coltivazioni". I sistemi alimentari odierni sono caratterizzati da una "sempre maggiore uniformità e varietà delle coltivazioni", ha detto Bukar Tijani, Vicedirettore Generale della Fao del Dipartimento Agricoltura e Tutela dei Consumatori. Tijani aggiunge che "per essere sostenibili, gli agricoltori devono coltivare l'insieme di colture e varietà geneticamente più diversificate che si adattano alle loro agroecologie, ai sistemi di produzione e alle preferenze dei consumatori finali". Inoltre, ha aggiunto Tijani, varietà/ecotipi locali sono la principale fonte per l'analisi comparativa nella sperimentazione di nuove varietà. Tali pratiche non solo sostengono gli usi alimentari tradizionali, ma aumentano anche la resilienza e la capacità di far fronte a malattie e parassiti e al cambiamento climatico. Gli interventi consigliati spaziano dall'identificazione e documentazione delle risorse fitogenetiche esistenti per l'agricoltura, alla mappatura dei loro usi effettivi e potenziali, la promozione della loro conservazione, la divulgazione di informazioni al sostegno agli agricoltori e alle comunità locali per la loro conservazione e l'uso sostenibile - il tutto in linea con i contesti e le priorità nazionali. L'importanza di stabilire un approccio sistematico a queste attività agricole è stata riconosciuta da organizzazioni e strumenti internazionali, tra cui la Convenzione sulla Biodiversità, il Trattato Internazionale sulle Risorse Fitogenetiche per l'Alimentazione e l'Agricoltura, e il Secondo Piano d'Azione Globale per le Risorse Fitogenetiche per l'Alimentazione e l'Agricoltura. Le nuove Direttive Volontarie sono le prime nel loro genere a delineare questo tipo di approccio.(ANSA).

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