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Carceri: Polo professionale a Barcaglione, corso aiuto cuoco

(ANSA) - ANCONA, 12 NOV - Un corso qualificante come aiuto cuoco inaugura il Polo professionale del penitenziario di Ancona-Barcaglione, primo esempio strutturato nelle Marche con lo scopo di facilitare il reinserimento dei detenuti nella società. Presto verrà attivato anche un corso di meccanica. E' già partita l'attività, finanziata con 72.900 euro del Fondo sociale europeo, per 16 ospiti del carcere (ci sono anche tre uditori) da formare come aiuto cuoco, figura che supporta lo chef nelle varie fasi di preparazione dei piatti: 600 ore di didattica - sei ore al giorno per quattro giorni ogni settimana - forniranno una qualifica spendibile all'esterno. L'iniziativa ha visto impegnati il Garante dei diritti, Andrea Nobili, la Regione, il provveditorato dell'amministrazione penitenziaria E-R e Marche per istituire il polo professionale e per avviare i corsi. Non è un'attività "spot", ha rimarcato Manuela Ceresani, la direttrice del penitenziario, ma una formazione che avrà "continuità" grazie alla "sinergia tra le istituzioni". Il progetto è stato presentato all'interno del penitenziario dai protagonisti dell'iniziativa, alla presenza dei detenuti che frequenteranno in corso, pronti con cappelli e divise da cuoco.

A Barcaglione, carcere con custodia attenuata, sono detenute persone che scontano pena definitiva inferiore a otto anni. Nel tempo i vari corsi coinvolgeranno via via i detenuti presenti nella struttura, prevedendo anche stage interni ed esterni: il primo, ha detto Nobili, non riguarda per caso la cucina, eccellenza nelle Marche, che offre "opportunità vere di lavoro".

"E' il primo esempio di avvio di un polo formativo professionale in un penitenziario regionale" ha ricordato e vuole dare un "messaggio controcorrente. Siamo convinti che la pena abbia finalità rieducativa, chi ha commesso un errore deve avere opportunità di riscattarsi nella società". L'assessore al Lavoro Loretta Bravi, ha spiegato il dirigente del settore Formazione, ha creduto nel progetto: la Regione mette risorse Fse e docenti nell'ambito di un investimento programmato che riguarda la filiera agroalimentare. Da anni a Barcaglione è attiva una fattoria alimentare, ora si potrà coniugare con cucina di prodotti a km zero.

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