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Vino: 'De Buris Illustre' il connubio tra Amarone e arte

(ANSA) - MILANO, 17 OTT - La famiglia Tommasi ha scelto il Mudec, ovvero il Museo delle Culture di Milano, e l'annata 2009 del De Buris Amarone della Valpolicella Classico doc Riserva per celebrare un importante progetto culturale, con l'obiettivo di esaltare il territorio e aprendo a nuove contaminazioni. Un progetto affidato a quattro illustratori italiani, Giacomo Bagnara, Andrea Mongia, Antonio Sortino e Alice Piaggio, con il compito di rappresentare il Tempo, il Luogo e il Patrimonio con il linguaggio universale dell'illustrazione: da qui De Buris Illustre. Concetto focale è il tempo, il vero lusso di oggi: a ciascun illustratore è stata affidata una Stagione con il compito di interpretarla, nei momenti di consumo del vino e nei luoghi che compongono De Buris, come la Villa e il vigneto La Groletta, e negli aspetti tecnici legati alla produzione del vino stesso, il tutto in continuità con la poetica dell'artista.

"Con De Buris abbiamo voluto raccontare il passaggio generazionale, ma ancor più vogliamo celebrare il territorio, a cui apparteniamo e che ci ha visti crescere, non solo con un grande Amarone ma anche con un progetto di comunicazione per noi innovativo che si rivolge ad un pubblico ampio e che richiede contenuti e valori profondi" spiega l'enologo Giancarlo Tommasi.

De Buris vuole essere anche sostenibilità: rigore produttivo, gestione sapiente degli elementi naturali, applicazione di tecnologie a basso impatto lungo l'intera filiera, attenzione alle persone, una filosofia abbracciata ormai da anni come naturale espressione dei valori che hanno guidato quattro generazioni di viticoltori.(ANSA).

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