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Jacopa innova ristorazione romana, idee global piatti local

(ANSA) - ROMA - E' in piena evoluzione l'offerta ristorativa a Trastevere, rione-cult per una serata romana. Qui non solo movida e pizzerie. Insieme a Glass Hostaria, ristorante stellato di Cristina Bowerman, due le voci emergenti fuori dal coro della ristorazione turistica: Zia e Jacopa, entrambi con cucina curata da figli d'arte di Anthony Genovese de Il Pagliaccio, unico due stelle Michelin nella Capitale.

Jacopa è una esperienza rock. Al piacere olfattivo di piatti evocativi, come "Alfabeto, pesci di scoglio", una zuppa calda con la pastina per l'infanzia e netti sapori di mare, gli chef Jacopo Ricci e Piero Drago danno prova di alta cucina anche con "Ravioli, agnello e yogurt" e un dessert salato: Bignè fegato grasso e caramello.

Il menu degustazione è un felice connubio di erbe di campo e frutti dimenticati, come la misticanza e le nespole, e selezionate produzioni estere, dalle ostriche alle rane fritte. Jacopo e Piero sono amici fin dall'infanzia, originari dei Castelli Romani, portano a Roma una cucina tradizionale come i "Ziti, rigaglie e peperoni" di cui sanno raccontare macellai e "pizzicagnoli" fornitori a Km0.

Il menu permette anche esperienze forti come un assaggio di "Maiale, erbe e giardiniera". Nel piatto, come in un film-pulp di Tarantino, orecchie mozzate di maiale vengono ingentilite dalla giardiniera per recuperare ogni scarto della lavorazione della porchetta. L'alternarsi di pop & chic si ripete nelle Animelle, prosciutto e fichi. "Cerchiamo di scegliere prodotti sostenibili o piccoli produttori locali" sottolinea Jacopo Ricci. Nel menu, alla carta o in proposta-degustazione, materie prime solo stagionali "di cui vogliamo utilizzare tutte le parti, evitandone così gli sprechi".

Nella carta dei vini la parte del leone la fanno i vini naturali, mentre per i cocktail la drink list è firmata da Emanuele Broccatelli, uno dei bartender più apprezzati di Roma.

Jacopa è il ristorante e cocktail bar di Daniele Frontoni al piano terra dell'hotel San Francesco. Ma non è un mero ristorante d'albergo, ma un indirizzo di cucina contemporanea a pochi passi dal cinema Nuovo Sacher e dal tempio del jazz, il Big Mama.(ANSA).

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