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Osterie d'Italia compie 30 anni, oltre 1.600 locali recensiti

(ANSA) - MILANO - In occasione del suo trentesimo compleanno la guida simbolo di Slow Food Editore, 'Osterie d'Italia', arriva il libreria con una veste grafica rinnovata e con alcune novità nei contenuti, come le indicazioni per identificare le migliori osterie vicine ai caselli autostradali e alle stazioni ferroviarie.

L'edizione 2020, presentata al Piccolo Teatro di Milano, contiene le recensioni di 1.656 osterie con un incremento di 184 rispetto allo scorso anno e un ricambio del 20% circa. La chiocciola rossa è stata assegnata a 268 locali, mentre sono 399 quelli che si sono meritati la bottiglia per l'offerta di vini.

"Festeggiamo i 30 anni di un'impresa editoriale - ha detto Carlo Petrini, fondatore di Slow Food - che è anche salvaguardia di un patrimonio, quello delle osterie. Questa guida è nata in un momento in cui in tutta Europa la ristorazione popolare perdeva smalto, invece oggi le osterie non solo hanno tenuto il piede fermo ma sono diventate un paradigma da imitare. I prossimi 30 anni ci dovremo difendere dalla esasperazione di troppe osterie che non lo sono". La regione più rappresentata nella guida, che sarà in libreria dal 17 settembre ed è curata da Marco Bolasco e Eugenio Signoroni, è il Piemonte con 143 osterie, mentre quella con il maggior numero di nuovi ingressi è la Campania con 37.

Nel corso della presentazione del volume il patron di Slow Food, Carlo Petrini, ha lanciato un grido d'allarme sulle conseguenze del cambiamento climatico sull'agricoltura: "è la vera emergenza mondiale, chiedetelo ai nostri contadini come determina il cambiamento delle colture. Se non corriamo ai ripari il futuro dei nostri giovani sarà molto negativo".

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