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Non solo barbecue, Independence Day ispira anche alta cucina

(ANSA) - ROMA - Independence Day, la festa nazionale degli Stati Uniti che commemora l'adozione della dichiarazione di indipendenza il 4 luglio 1776, viene celebrato anche a Roma dove la ristorazione mutua il tradizionale rito degli americani barbecue e giocosi picnic proponendo rivisitazioni d'autore per i tanti turisti nordamericani presenti nella Capitale.

Il menu de Il Giardino Ristorante presso la terrazza panoramica dell'Hotel Eden, firmato dall'executive chef Fabio Ciervo, si apre con Baccala' in stile pizzaiola, contaminazione nella cucina marinara tra le due culture gastronomiche, seguito da un Gourmet hamburger con guanciale di Cinta Senese, pannocchia arrostita e patatine fritte dello chef per concludersi con un Tortino bourbon e noci pecan.

Mentre a Milano la ricorrenza del 4 luglio vede L'Osteria della Bullona, ristorante in zona Sempione, prepararsi a festeggiare seguendo la tradizione a stelle e strisce, quella del barbecue, ma con una piccola variante tutta italiana. Il giovane e creativo chef Andrea Iacolino, utilizzerà infatti il forno delle pizze presente nel locale per preparare pannocchie, costine, galletti e spiedini, con carni a filiera corta prodotti nella bergamasca. Il menu prevede, tra l'altro, maxi costate di circa 650 grammi e una grigliata mista di maiale composta da nostrane salamella, costolette, e capocollo.

Per chi invece è in viaggio oltreoceano l'organizzazione per la promozione turistica degli Stati Uniti suggerisce un viaggio tra le dieci nuove mete gastronomiche. La lista include alcune tra le destinazioni food meno conosciute, da Tucson in Arizona, la prima Città Unesco della Gastronomia degli Stati Uniti, a Providence nel Rhode Island, una delle principali protagoniste del movimento "farm-to-table", "dalla Terra alla Tavola". New York City è giustamente celebrata come una delle migliori e più variegate capitali culinarie del mondo, ma 350 miglia a nord-ovest si trova Rochester, una delle destinazioni emergenti più entusiasmanti del Paese per i food traveller. Il piatto simbolo della città è il "Garbage Plate": concepito nel 1918 al "Nick Tahou Hots", un piatto a base di patate fritte, hot dog, chilli, fagioli al forno, cipolle e senape. La geografia del gusto annovera anche Charlotte (North Carolina), Birmingham (Alabama), Sacramento (California), Columbus (Ohio), Denver (Colorado), Santa Barbara (California), St. Pete/Clearwater, in Florida.(ANSA).

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