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Un vino per contribuire a Istituto trapianti e tumori bimbi

(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Nel 2019 l'ospedale pediatrico Bambino Gesù compie 150 anni. In vista di questo importante compleanno promuoverà una serie di iniziative legate allo slogan "Il futuro è una storia di bambini". Nasce così anche il legame con Fattoria Tellus della famiglia Cotarella, nota nel mondo dell'enologia, che diventa partner ufficiale del centocinquantesimo anniversario dell'Ospedale pediatrico romano.

Con l'acquisto di una bottiglia di vino Tellus Syrah sarà possibile sostenere la nascita di un Istituto dei trapianti e dei tumori infantili dell'ospedale. "Consumando questo vino - spiega il direttore generale del Bambino Gesù Ruggero Parrotto - si può finanziare uno dei progetti più importanti della storia del Bambin Gesù. L'Istituto sorgerà in viale di Villa Pamphili e ci permetterà di sviluppare la cura e la ricerca nei trapianti e nei tumori, le operazioni per la nascita inizieranno nei prossimi mesi. Ci auguriamo nel giro di tre anni-tre anni e mezzo di poter dare vita a questo centro. L'idea è che sia le eccellenze, che le realtà imprenditoriali e territoriali debbano fare rete e il vino è un'occasione per fare squadra". Uno step importante per Fattoria Tellus sarà anche l'apertura, a ottobre 2019, di un percorso inclusivo per l'inserimento e l'integrazione di bimbi con diverse abilità nell'attività ludica. "Parchi giochi inclusivi - spiega Dominga Cotarella, al vertice dell'azienda - consentono l'abbattimento delle barriere architettoniche mediante rampe di accesso, percorsi per bambini ipovedenti, percorsi tattili, vasche rialzate per l'orticoltura, scivoli a doppia pista, tutto studiato per consentire ai piccoli con diverse abilità di giocare ed imparare assieme ai propri amici, fratelli e genitori. Un'area giochi inclusiva è uno spazio dove i bambini con disabilità fisiche o sensoriali o con problemi di movimento possono giocare e divertirsi in sicurezza, insieme agli altri". La collaborazione tra Bambino Gesù e famiglia Cotarella prevede anche che un giovane uscito da un percorso di cura riceva una borsa di studio per partecipare al prossimo corso di Intrecci, scuola di formazione di sala.(ANSA).

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