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Dazi: Consorzio Parmigiano, fake Usa non usurpi Made in Italy

(ANSA) - ROMA  - "Il mercato dell'Unione europea è aperto al 100% all'import di indicazioni geografiche americane. Così come il Cafè de Colombia e il tequila messicano hanno ottenuto il riconoscimento dell'Unione europea, i produttori del Wisconsin possono richiedere di registrare come Dop o Igp, in base alle regole Ue, ad esempio un loro Cheddar. Nessuna barriera può essere messa a tale percorso. Viceversa, alla pretesa di usurpare nomi e prodotti che per il consumatore europeo sono indicazioni geografiche riconosciute, non potremo che opporre sempre e comunque il più totale sbarramento". E' quanto sottolinea Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano Dop, rivolgendosi ai produttori e ai consumatori statunitensi in relazione alla lettera del 14 maggio dell'associazione dei produttori americani di formaggio Ccfn (Consortium of Common Food Names) al presidente Usa Donald Trump dove è stato chiesto di bloccare le importazioni di formaggi europei, oltre che di chiudere le dogane, rivendicando la genericità di molte indicazioni geografiche europee. Per il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano "la motivazione della richiesta va smontata in quanto priva di fondamento".

I produttori americani, continua Bertinelli, "rivendicano di consentire l'esportazione in Ue di feta americana, asiago americano, parmesan americano: fake che creano danni economici e di immagine alle autentiche denominazioni di origine che - sottolinea ancora - hanno un legame indissolubile con l'area di produzione".

Gli Stati Uniti, ricorda il Consorzio del Parmigiano Reggiano, rappresentano il terzo mercato per il "Re dei formaggi" made in Italy, dopo Italia e Francia con oltre 10mila tonnellate di formaggio esportato.(ANSA).

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