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Filiera olio, l'Italia guidi il Consiglio Internazionale

ROMA - L'olivicoltura mondiale ha bisogno di una guida incentrata sulla qualità del prodotto e sulla salute dei consumatori, valori che l'Italia è in grado di rappresentare attraverso la nomina di un proprio rappresentante quale nuovo direttore esecutivo del Coi, il Consiglio Oleicolo Internazionale, come da accordi pregressi. E' il messaggio lanciato da tutta la filiera olivicola italiana in due lettere inviate oggi ai ministri degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, e delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio.

Entro fine maggio, infatti, si deciderà il nuovo organigramma del consesso internazionale dell'olio d'oliva. "Chiediamo al governo quali siano gli impegni assunti per far rispettare gli accordi pregressi per tutelare gli interessi del nostro Paese", dichiarano i responsabili delle organizzazioni, affinché il prossimo direttore Esecutivo del Coi sia una personalità italiana. "Con senso di responsabilità - aggiungono - siamo pronti a fare la nostra parte convinti che il nostro Paese sia assolutamente in grado di individuare una figura di alto profilo capace di garantire a tutti i Paesi produttori onestà, trasparenza e una politica incentrata sulla tutela della qualità dell'olio extravergine d'oliva".

Le organizzazioni hanno inoltre concordato una linea comune a tutela della qualità in vista anche dei prossimi appuntamenti internazionali, a partire dalla riunione del comitato consultivo del Coi in programma dal 23 aprile in Egitto.

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