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Basilico fresco e Parmigiano Dop al debutto in pesto Barilla

(ANSA) - PARMA, 11 APR - Due simboli della cucina italiana e della Dieta Mediterranea, il Parmigiano Reggiano Dop e il basilico, arrivano in etichetta e tra gli ingredienti dei prodotti trasformati per far viaggiare la qualità e la tipicità made in Italy.

Cibus Connect, la due giorni di salone internazionale delle eccellenze della Food Land alla fiera di Parma, segna il debutto del Pesto alla Genovese Barilla, che omaggia la "Food Valley" emiliana, da dove arrivano le principali materie prime della nuova ricetta, più equilibrata, a detta dei produttori, dal punto di vista nutrizionale, per la riduzione di sale, l'esaltazione del basilico fresco e l'assenza di colorante o conservante aggiunto.

Il basilico utilizzato, sottolinea il colosso del comparto alimentare, è coltivato da agricoltori selezionati, per lo più vicino allo stabilimento di produzione di Rubbiano, 100% italiano. Qui vengono prodotte ogni anno circa 3.000 tonnellate di basilico, pari al 98% del totale, e lo stabilimento non solo si veste da contadino, ma entro il 2019 punta a obiettivi eco-friendly: un'ulteriore di riduzione del -7% emissioni CO2, del -9% di consumo idrici, oltre al raggiungimento del 95% dei rifiuti avviati a riciclo.

La Dop Parmigiano Reggiano si produce oggi sostanzialmente come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l'uso di additivi.

Per la produzione del Re dei Formaggi si utilizza, come detta il disciplinare di produzione, latte crudo prodotto esclusivamente nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna (a sinistra del Reno), Mantova (alla destra del Po): un latte particolare, caratterizzato da una singolare e intensa attività batterica della flora microbica autoctona, influenzata da fattori ambientali, soprattutto dai foraggi, erbe e fieni del territorio, che costituiscono il principale alimento delle bovine.

L'approdo nel pesto del noto Gruppo alimentare è una ulteriore attestazione, sottolinea il Consorzio, della versatilità in cucina del Parmigiano Reggiano Dop, e segna una nuova frontiera commerciale per la filiera del tipico a denominazione. (ANSA).

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