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Fao, commercio e cibo spazzatura ostacoli a dieta sana

(ANSA) - ROMA, 12 SET - Il sistema alimentare globale non sta fornendo alle persone le diete di cui hanno bisogno per condurre una vita sana, e sta invece contribuendo al crescere dell'obesità e del sovrappeso, soprattutto nei paesi che importano la maggior parte del proprio cibo ha affermato oggi il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva.

"Sfortunatamente commodities e cibo processato a basso costo sono molto più comodi per il commercio internazionale" ha affermato Graziano da Silva, rivolgendosi alla platea durante un workshop tecnico sul tema salubrità alimentare e diete sane, organizzato dalla Accademia Pontificia delle Scienze. Il problema è particolarmente diffuso nei piccoli paesi insulari in via di sviluppo del Pacifico, che sono costretti ad importare la maggior parte del cibo, e dove l'obesità si attesta tra il 30 per cento della popolazione delle Fiji, fino all'80 per cento delle donne nella Samoa americana. In almeno 10 Paesi insulari del Pacifico, oltre il 50 per cento della popolazione è in sovrappeso - in alcuni fino al 90 per cento. Il consumo eccessivo di cibi d'importazione altamente processati e ad alto contenuto di sale, sodio, zuccheri e grassi trans è il maggiore fattore scatenante di questa situazione. Le stime indicano che oggi 2,6 miliardi di persone sono in sovrappeso e che la prevalenza dell'obesità nella popolazione mondiale è aumentata dall'11,7 per cento del 2012, al 13,2 per cento nel 2016. "Se non adottiamo azioni urgenti per fermare la crescita dei tassi di obesità, avremo presto più persone obese che sottonutrite nel mondo" ha affermato Graziano da Silva. "Ci sono diversi fattori che favoriscono questa pandemia globale dell'obesità, e le diete poco sane sono tra quelli più significativi" ha concluso.(ANSA).

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