"Il 21 settembre entra in vigore il Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA), l'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e il Canada. Un mercato, quello canadese, con un potenziale di circa 40 milioni di consumatori e che oggi vale più di 45 milioni di euro per il nostro export di formaggi". Lo rende noto Assolatte, nel sottolineare che "L'entrata in vigore dell'accordo sarà provvisoria - in attesa della ratifica dei parlamenti nazionali e regionali dell'Unione europea - ma saranno applicate tutte le diposizioni più importanti, comprese quelle che interessano il settore lattiero caseario: aumento progressivo delle quote destinate all'import di formaggi, riconoscimento e tutela di 11 DOP italiane e riduzione dei dazi per gli altri prodotti lattiero caseari".
"Inizia, quindi - prosegue Assolatte - un percorso di crescita delle nostre esportazioni in Canada con importanti prospettive: solo nel primo semestre del 2017 l'export caseario in quel mercato è aumentato dell'8% rispetto allo stesso periodo del 2016, superando le 2 mila tonnellate. Le ottime prospettive sono confortate da un tasso di crescita medio annuo degli acquisti interni di formaggio del 7,5%". Attualmente il mercato canadese assorbe perlopiù Grana Padano e Parmigiano Reggiano (circa l'80% dei formaggi provenienti dall'Italia), seguiti da Pecorino Romano, formaggi freschi, formaggi grattugiati, Provolone, Gorgonzola, Asiago, Italico, Taleggio e Fontina.
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