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Al via l'ultima vendemmia del "vecchio Bardolino"

Inizia il 12 settembre la vendemmia nell'area Doc Bardolino, l'ultima col vecchio disciplinare. E comincia, sottolinea il Consorzio di tutela Bardolino Doc, con uve che si presentano sane e con considerevoli tenori zuccherini. Dal prossimo anno arrivano in etichetta tre sottozone: La Rocca, Montebaldo e Sommacampagna. Dal 2018 i produttori potranno così scegliere se continuare a produrre Bardolino Doc oppure se rivendicare la sottozona, nella quale la resa massima consentita sarà di 100 quintali per ettaro (rispetto ai 120 della Doc) e il vino ottenuto potrà essere commercializzato non prima del settembre successivo alla vendemmia.

"Il nuovo disciplinare - spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio Bardolino Doc - ci riporta al Bardolino delle origini, che già a fine Ottocento vedeva le tre sottozone perfettamente individuate. Ci riporta cioè a quelle etichette che all'epoca si trovavano nelle carte vini dei Grand Hotel di mezza Europa accanto ai grandi vini di Borgogna".

Complessivamente le tre sottozone copriranno tutto il territorio di produzione. Intanto lusingano i dati che arrivano dal fronte delle vendite di Chiaretto, che con il suo nuovo disciplinare autonomo dal prossimo anno assumerà il nome Chiaretto di Bardolino Doc, staccandosi dal Bardolino. Da gennaio ad agosto ne sono state vendute 7 milioni di bottiglie, contro i 6,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente: l'incremento è del 10,7%. Il Chiaretto raggiunge così una quota del 40% sul totale della produzione della Doc Bardolino: nel 2012, prima del varo del progetto Rosé Revolution, era solo il 28%.(ANSA).

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