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In libreria "Marketing dei Prodotti Enogastronomici all'Estero"

Le eccellenze della tavola e del bere Made in Italy tirano all'estero e l'offerta enogastronomica italiana contribuisce ad attrarre turisti da ogni parte del mondo. Al tempo stesso, per molti consumatori oltre confine, questo forte appeal si riflette anche sui prodotti che esportiamo: dalla pasta al vino, dall'olio ai salumi e ai formaggi, mangiare e bere italiano è, per chi si trova all'estero, un modo per "visitare" il Belpaese rimanendo tra le mura casa.

Per riuscire a portare questi eccellenti prodotti all'estero, spesso produzioni artigianali, di nicchia, e commercializzate da Pmi, c'è sempre più bisogno di un approccio di marketing ben strutturato e di competenze specifiche che si sintetizzano in una figura professionale relativamente nuova, l'export manager.Per delineare ruolo e un piano di azioni per questa nuova figura professionale utile lettura è il libro "Marketing dei Prodotti Enogastronomici all'Estero. Guida completa per l'export delle eccellenze italiane'' di Slawka G. Scarso, Luciana Squadrilli, Rita Lauretti, appena arrivato in libreria (Edizioni Lswr, 204 pagine, 19,90 euro). Professioniste del marketing, della comunicazione e dell'export del settore enogastronomico, le tre autrici puntano a fornire strumenti strategici e consigli pratici ai piccoli e grandi produttori e imprenditori del settore agroalimentare che vogliano rivolgersi a mercati diversi da quello italiano, e naturalmente a chi ambisca a ricopre la figura di export manager o si trovi a dover coadiuvare tale figura o dei corrispondenti in loco, avendo come obiettivo l'internazionalizzazione e la gestione di nuovi mercati "altri", dalla logistica alla comunicazione attraverso i canali social e digitali.

Si parte con un focus sul marketing dell'agroalimentare di qualità orientato all'export e l'attenta analisi delle risorse disponibili, per poi delineare le opzioni di internazionalizzazione più adatte alle specifiche esigenze aziendali: standardizzazione, adattamento, glocalizzazione.

Approfondimento sugli aspetti normativi e le certificazioni vincenti e necessarie per varcare i confini col proprio business. Le autrici analizzano poi le figure-chiave del settore che bisogna prendere in esame - competitor, buyer, consorzi, enti vari - e si affronta il marketing mix dell'export.

Grande attenzione viene data alla comunicazione che da locale diventa globale: dal packaging usato - anche - come strumento di comunicazione all'importanza di creare una "marca globale" che sappia mantenere ben saldi i valori di fondo dell'azienda veicolandoli attraverso specifici messaggi e canali adattatati ai diversi contesti nazionali, fino all'annosa questione dell'Italian Sounding che danneggia il made in Italy autentico. Infine si affrontano gli aspetti più operativi dell'export: dai suggerimenti per trovare e approcciare buyer e importatori ai consigli per affrontare il processo di selezione dei prodotti fino alla partecipazione a fiere, eventi e concorsi e alla delicata gestione degli aspetti logistici, come le spedizioni e gli sdoganamenti.

Un compendio teorico-pratico arricchito da numerosi esempi e testimonianze di chi lavora quotidianamente in quest'ambito, ulteriormente approfondite nella parte finale del libro attraverso casi pratici di aziende e format di successo e interviste a professionisti che lavorano con o all'estero: agenzie di comunicazione e PR e spedizionieri, le cui testimonianze si vanno ad aggiungere ai riferimenti concreti, le 'dritte' che il libro svela a imprese e a scopo didattico.

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