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Coldiretti, con Ceta si legittima il falso agroalimentare

ROMA - L'Ue per la prima volta legittima in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi, accordando il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi di tipicità dall'Asiago alla Fontina dal Gorgonzola ai Prosciutti di Parma e San Daniele. E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti che parla di un precedente disastroso a livello internazionale in occasione della mobilitazione a piazza Montecitorio a Roma con migliaia di agricoltori davanti al Parlamento, dove è in corso la discussione per la ratifica del Trattato di libero scambio con il Canada. Un accordo che colpisce anche il formaggio italiano piu' esportato nel mondo, il Parmigiano Reggiano, che potrà essere liberamente prodotto e commercializzato dal Canada con la traduzione di Parmesan.

La svendita dei marchi storici del made in Italy agroalimentare non è solo un danno sul mercato canadese ma, sottolinea la Coldiretti, è soprattutto un pericoloso precedente nei negoziati con altri Paesi anche emergenti che sono autorizzati così a chiedere le stesse concessioni. Secondo il Dossier della Coldiretti, ben 250 denominazioni di origine (Dop/Igp) italiane non godranno di alcuna tutela sul territorio canadese.

''E' inaccettabile la presunzione canadese di chiamare con lo stesso nome alimenti del tutto diversi, una concorrenza sleale che danneggia i produttori e inganna i consumatori - ha detto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - si rischia di avere un effetto valanga sui mercati internazionali dove invece Italia e Ue hanno il dovere di difendere i prodotti, espressione di un' identità territoriale non riproducibile altrove, realizzati su specifici disciplinari di produzione e sotto un rigido sistema di controllo''.

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