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Maculan, 50/ma vendemmia sara' con varieta' resistenti

Maculan sceglie la strada delle varietà resistenti alle malattie. Il produttore di Breganze (Vicenza), cantina nota in particolare per il Torcolato e i rossi Fratta e Crosara, metterà a dimora il prossimo autunno i primi vigneti di Merlot Khorus e Sauvignon Rytos, due varietà resistenti selezionate dall'Università di Udine. Una conversione che nel corso di un decennio coinvolgerà progressivamente tutte le varietà coltivate.

"Il primo impianto sarà complessivamente di sole 4000 viti - precisa Maria Vittoria Maculan, responsabile della produzione - ma la nostra intenzione è di rinnovare via via i vigneti più vecchi con varietà resistenti alla malattie. Queste varietà non sono geneticamente modificate, ma ottenute da incroci intraspecifici con il cambiamento solo del 5% dei cromosomi, ovvero di quelli responsabili degli effetti delle malattie sull'uva. Con queste varietà possiamo applicare solo uno o due trattamenti all'anno rispetto ai 10-11 che si praticano generalmente nel nostro territorio". La prima vinificazione dai nuovi vigneti è attesa per il 2020. "Puntiamo ad avere un vino eccellente entro il 2023 - aggiunge Angela Maculan, responsabile commerciale - anno della cinquantesima vendemmia di nostro padre. Certamente il vino per celebrare quella ricorrenza sarà da vitigni resistenti".

Un nuovo capitolo verso l'innovazione agronomica per l'azienda fondata nei primi anni Cinquanta da Giovanni Maculan e saldamente nelle mani di Fausto che dal 1973, come ha sottolineato in occasione delle celebrazioni a Roma della quarantesima vendemmia, ha scelto sempre tecniche e strumenti all'avanguardia per qualificare la Breganze Doc, dal table de triage per la cernita delle uve identico a quello del celeberrimo vino di Borgogna, Romanée-Conti, al primo Novello fatto in Italia, un'idea condivisa nel 1976 con le grandi firme del vino italiano: Angelo Gaja, Nino Negri e Antinori.

Nella capitale, da Achilli al Parlamento, è stato presentato XL Vendemmia, vino a tiratura limitata voluto dalle figlie Angela e Maria Vittoria per festeggiare il padre. Appena 300 magnum di Cabernet Sauvignon Breganze DOC con un'etichetta realizzata a mano dall'artista vicentino Pino Guzzonato trasformando in carta la fibra ottenuta dai raspi dei grappoli d'uva da cui si è ottenuto il mosto. "Con questa verticale - ha concluso Fausto Maculan - abbiamo voluto dimostrare che 40 anni fa c'eravamo al top del Vigneto Italia e ancora oggi ci siamo, senza fermarci nello spirito d'innovazione e ricerca. Nell'attesa di convertire tutta la produzione alle nuove varietà stiamo sperimentando nuove macchine irroratrici: diffondono il prodotto unicamente sulle foglie, aspirando le eccedenze. Niente più deriva aerea e dispersione per terra. La nostra sfida per il futuro è fare il vino rosso più buono d'Italia da varietà resistenti".(ANSA).

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