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Imprese lattiero casearie stimano +5% vendite in 2017

- ROMA - I modelli di consumo alimentare sono cambiati, la competizione tra le categorie merceologiche si è fatta più feroce, il carrello della spesa si è alleggerito, il peso delle promozioni sulle vendite è andato aumentando e i mercati sono diventati sempre più competitivi. È con questo scenario che le aziende del settore lattiero-caseario italiano hanno dovuto fare i conti negli ultimi anni, contrassegnati da una crisi senza precedenti. Ma da qualche tempo il vento sta cambiando. E' quanto osserva Assolatte, nel rilevare che le imprese del settore, che, dopo aver convissuto per anni con una difficile situazione di mercato e con un contesto davvero difficile, ora mostrano un maggior ottimismo sul futuro, secondo quanto emerge da un'indagine realizzata per Assolatte dal REM Lab dell'Università Cattolica di Piacenza. Lo studio sottolinea che gli operatori si aspettano di chiudere il 2017 con un aumento medio delle vendite del 4,9%. Un dato rilevante, soprattutto se confrontato con il +1,2% con cui il settore ha chiuso il 2016.
L'ottimismo sulla ripresa dei mercati, interno e internazionale, è diffuso soprattutto tra le piccole aziende, quelle al di sotto dei 50 milioni di euro di giro d'affari, aggiunge Assolatte: questi imprenditori si aspettano entro fine anno di aumentare le loro vendite del 7,3%, raggiungendo così un tasso di crescita 4,5 volte maggiore rispetto a quello registrato l'anno scorso.
È soprattutto sui mercati esteri che puntano le imprese lattiero-casearie italiane, che si aspettano quest'anno di arrivare a realizzare fuori dall'Italia il 16,1% in media delle loro vendite, come emerge dall'Indagine commissionata da Assolatte. "Nel 2013 questa percentuale si fermava all'11,8%. L'export è il grande salvagente - e il grande vanto - del settore lattiero-caseario italiano - osserva Assolatte - che si conferma sempre più come il fiore all'occhiello del made in Italy agroalimentare. Sono bastati una decina di anni agli imprenditori del lattiero-caseario italiano per rivoluzionare lo scenario di settore e raggiungere straordinari risultati: se storicamente l'Italia importava più formaggi di quelli che esportava, dal 2009 succede il contrario. Da allora il valore dell'export di formaggi italiani supera nettamente l'import e cresce velocemente. Infatti in questi 8 anni il saldo positivo della bilancia commerciale si è settuplicato, toccando nel 2016 il nuovo record: 867 milioni di euro". "Risultati che inorgogliscono le imprese - conclude Assolatte - e che testimoniano come i mercati esteri riconoscono la loro capacità di trasformare il latte in prodotti unici, squisiti e ad alto valore aggiunto".

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