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Ai confini del mondo per la Giornata Mondiale degli Oceani

Le invisibili onde sottomarine dovute all’incontro tra le acque più salate e dense del Mar Mediterraneo e quelle superficiali dell’Atlantico diventano visibili dallo spazio. E’ la spettacolare immagine scelta da e-Geos, società che fornisce servizi per l’Osservazione della Terra e costituita da Telespazio (80%) e dall'Agenzia Spaziale Italiana (20%), per festeggiare oggi la Giornata Mondiale degli Oceani.Lo stretto tra Africa e Europa è la porta che unisce il mar Mediterraneo con l’Oceano Atlantico e in questa straordinaria immagine scattata da uno dei satelliti italiani Cosmo-SkyMed dell’Asi se ne riesce a intravedere la complessità. A causa della diversa concentrazione salina dei due mari si formano due diverse e opposte correnti: una superficiale che porta acqua dall'oceano (a sinistra) al mare e una profonda, con il percorso inverso, che porta l’acqua più salata e densa del mare Mediterraneo nell'Atlantico. Nell’immagine radar sono ben visibili i territori di Spagna a Nord e Marocco al Sud, e le onde interne alle correnti.

Le increspature semicircolari dell'acqua a est dello stretto, non facilmente visibili in superficie perché non generano grandi onde sono invece visibile con il radar, sensibile alle variazioni della ‘ruvidità’ del mare. Lungo 60 chilometri e largo nel punto più stretto appena 14, lo stretto di Gibilterra è uno dei passaggi più trafficati del mondo, attraversato da almeno una nave ogni 5 minuti, ed è anche una porta di scambio vitale per la sopravvivenza dell’ecosistema del Mediterraneo attraverso cui migrano anche grandi quantità di esseri viventi.

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