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Italia vince forum Big Science, volano innovazione

Innovazione, competitivita' e un dialogo fra ricerca, industria e universita' che dia all'Italia e all'Europa un ruolo scientifico e tecnologico di primo piano: e' tutto questo l'appuntamento del 2004 a Trieste con Big Science Business Forum (Bsbf).

"La candidatura di Trieste e' diventata realta' ", grazie a "un lavoro in cui l'alleanza fra le istituzioni e' riuscita a portare a casa risultati importanti per il sistema Paese", ha detto il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nell'evento che a Roma ha riunito i ministri dell'Universita' e ricerca Anna Maria Bernini, dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il sottosegretario agli Esteri Maria Tripodi. Accanto a loro, i presidenti degli enti pubblici di ricerca protagonisti di imprese scientifiche internazionali, come il Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Area Science Park. Portare a Trieste il forum della Big Science e' stata una grande vittoria sulle candidature della Svizzera, con Ginevra, e dei Paesi Bassi, con Maastricht.

"Grande soddisfazione" del ministro Bernini per la sede italiana del forum, accanto all' "idea di creare un nuovo mercato, non solo sull'Italia, ma a livello internazionale". Per questo, ha aggiunto, il forum e' da considerare come una sorta di "viatico per inizative future che garantiscano un collegamento fra soggetti che non possono non interagire". Lo scopo della Big Science, ha detto ancora Bernini, e' infatti "lasciare il segno per nuove iniziative".

Anche per il ministro Urso "bisogna investire in ricerca, scienza e innovazione per essere un Paese competitivo". Vinta questa sfida importante, ha aggiunto, si deve pensare alle prossime, come la candidatura di Milano a ospitare il Tribunale unico dei Brevetti e l'Expo 2030 a Roma. C'e' poi la grande sfida dell'energia e dell'ambiente, ha detto Pichetto Fratin, con il progressivo addio a carbone, petrolio e gas e il parallelo sviluppo delle energie rinnovabili. Una sfida, ha aggiunto, che "credo possiamo vincere a livello mondiale e a livello europeo".

Il forum della Big Science e' "una grande opportunita' " anche per la presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza: arriva, ha detto, dopo che "negli anni abbiamo investito tanto, con iniziative imprenditoriali, diplomazia scientifica ed eccellenze". Per il presidente dell'Inaf, Marco Tavani, il forum e' "un'occasione molto bella, che rafforza il legame fra ricerca, industria e universita' ", gia' acceso grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Quello che conta e' che la ricerca italiana continui a fare sistema, ha rilevato il presidente dell'Infn, Antonio Zoccoli: "favorire le relazioni virtuose tra ricerca e industria rafforza la leadership di un Paese in specifici settori scientifici e produttivi". In termini economici, "per ogni euro investito in appalti e gare per acquisto di servizi e tecnologie avanzate. ne rientrano tre", ha detto la presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo. "Questo dimostra - ha aggiunto - che c'e' un impatto economico tangibile sui territori che ospitano infrastrutture di ricerca".

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