Sabato, 25 Marzo 2023
stampa
Dimensione testo

Scienza e Tecnica

Home Scienza e Tecnica Antartide, il nuovo iceberg visto dagli occhi dei satelliti europei VIDEO

Antartide, il nuovo iceberg visto dagli occhi dei satelliti europei VIDEO

Nuove immagini dell’iceberg che il 22 gennaio scorso si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio Brunt, in Antartide, arrivano dagli occhi dei satelliti europei Sentinel di Copernicus, il programma di osservazione della Terra gestito da Commissione europea e Agenzia spaziale europea (Esa): le foto scattate mostrano l’estensione del nuovo iceberg, grande 1.550 chilometri quadrati, cinque volte l’isola di Malta, e spesso circa 150 metri. L’enorme pezzo di ghiaccio ha preso il largo dopo che la frattura nota come Chasm-1 si è estesa completamente verso Nord: la frattura era sotto controllo fin dall’inizio del 2012, quando cominciò a mostrare segni di attività dopo essere rimasta dormiente per decenni, ed era solo questione di tempo prima che incontrasse quella di Halloween (così chiamata perché è stata vista per la prima volta ad Halloween del 2016).
Al nuovo iceberg verrà probabilmente dato il nome A-81, mentre il pezzo più piccolo che si trova a Nord sarà identificato come A-81A o A-82. “Dopo diversi anni di monitoraggio, la tanto attesa separazione dell'iceberg A81 ha finalmente avuto luogo”, commenta Mark Drinkwater dell’Esa: “È stato forse il monitoraggio più dettagliato e di più lunga durata mai avvenuto per il distacco di un iceberg da una piattaforma di ghiaccio antartica. La combinazione delle immagini riprese da Sentinel-2 durante l’estate – aggiunge Drinkwater – con quelle catturate dal radar di Sentinel-1 in inverno e nel resto dell’anno hanno permesso di seguire in modo dettagliato l’intero processo”.
Il distacco dell’iceberg potrebbe ora influenzare il comportamento di ciò che resta della piattaforma di ghiaccio Brunt e delle altre crepe presenti, portando ad un’accelerazione dello scorrimento del ghiaccio verso il mare: “Continueremo ad utilizzare le capacità dei satelliti Copernicus – conclude Mark Drinkwater – per seguire da vicino il comportamento e la stabilità della piattaforma”.

© Riproduzione riservata

X
ACCEDI

Accedi con il tuo account Facebook

Login con

Login con Facebook
  • Seguici su
X