Oltre 450 milioni di euro, 25 nazioni e 60 istituzioni: sono i numeri del Sustainable Blue Economy, il partenariato europeo a guida italiana nato per tutelare i mari e sviluppare la Blue economy: un impegno senza precedenti per la ricerca e linnovazione per la dimensione marittima europea in un investimento settennale che sarà coordinato dallItalia.
Siamo riconoscenti per questo ruolo, e siamo decisi a fare del nostro meglio per adempiere ai nostri doveri, ha comunicato il Ministro dellUniversità e della Ricerca, Anna Maria Bernini attraverso un messaggio letto da Marcella Panucci, Capo di gabinetto del ministro, allevento che si è svolto allAccademia di Belle Arti di Roma per sancire lavvio del nuovo programma europeo. Investire nella Blue Economy significa portare un maggiore valore aggiunto nelle attività che oggi sono basate e legate al mare ma anche impegnarsi a svilupparne di nuove, ha detto Bernini.
La partnership prevede 6 bandi, di cui il primo tra meno di un mese, 5 iniziali aree di intervento, che vanno dalle simulazioni alle innovazioni per la pianificazione e gestione delle risorse biologiche.
Come coordinatori della Partnership abbiamo lavorato insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per garantire 9,5 milioni di euro per i primi due bandi. Oltre che con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Mur lavorerà anche con lIstituto Idrografico della Marina Militare e altri 4 enti di ricerca (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, e la Stazione Zoologica Anton Dohrn). Infine, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Mur ha destinato significative risorse finanziarie al tema della Blue Economy, tra cui il finanziamento di 320 milioni di euro al nuovo Centro Nazionale per la biodiversità.