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Alla Maker Faire verdure a 'centimetro zero' e cibi 3D

Serre da incasso per produrre quotidianamente la propria insalata direttamente in cucina oppure stampare cibi in 3D o farsi accompagnare da un robot per fare la vendemmia. Le tecnologie potrebbero trasformare anche le nostre abitudini in fatto di alimenti, cibo e cucina. Sono alcuni dei progetti presenti tra le centinaia di stand della Maker Faire Rome, dal 7 al 9 ottobre al Gazometro ostiense.

"Avere pomodori freschi sempre a portata di mano oppure insalata solamente da raccogliere pronta da mangiare ogni giorno, direttamente in cucina", a dirlo e Giorgia Pontetti, direttore tecnico di EltHub e a renderlo possibile è una linea di miniserre idroponiche pensate per essere integrate nelle cucine come qualsiasi altro elettrodomestico da incasso. L'unico sforzo richiesto è quello di piantare i semi, al resto pensa tutto RobotFarm che utilizzando la tecnica idroponica consente di coltivare una gran varietà di verdure, dai pomodori nani all'insalata o le cime di rapa, tutto rigorosamente a 'centimetro zero', ossia direttamente in cucina.

A innovare il mondo del cibo si preparano anche le stampanti 3D, capaci di produrre alimenti in forme nuove e sostenibili, ad esempio caramelle o snack energetici personalizzabili usando gli scarti di lavorazione di Rigoni per la produzione di marmellate. Ovviamente non potevano mancare i robot, come quelli realizzati nell'ambito di Canopis, un progetto europeo che coinvolge anche le università italiana Sapienza e Roma Tre. "Stiamo sviluppando 2 tipologie differenti di robot pensati per assistere a aiutare i viticoltori", ha detto Sara Kaszuba, della Sapienza. "In particolare - ha proseguito - uno capace di identificare il grado di maturità dei grappoli pronti per la raccolta e un altro capace di raccoglierli ed eventualmente anche potare la pianta nel modo più corretto".

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