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Un ‘bene comune’, ecco l’innovazione secondo Maker Faire DIRETTA

Dalle nuove tecnologie per eliminare la plastica alle tecniche per una gestione più equa dei dati digitali fino alla promozione dei diritti per riparare gli oggetti che abbiamo acquistato: l’innovazione è un ‘bene comune’ le cui ricadute devono beneficiare tutti, senza discriminazioni. E’ la sintesi del tema principale dell’evento di apertura, a partire dalle 17:30 del 6 ottobre, della decima edizione di Maker Faire Rome – the European edition, dal 7 al 9 ottobre a Roma al Gazometro ostiense.

 

 

 

Come da tradizione a introdurre Maker Faire Rome, il maggiore evento europeo dedicato all’innovazione nata dal basso, è una opening conference con ospiti alcune delle più importanti voci a livello globale del settore dell’innovazione. Da Julya Stoyanovich dell’università di New York la cui ricerca si concentra sulla gestione responsabile dei dati e sulle pratiche di analisi con attenzione particolare all’equità, diversità e trasparenza, a Matthias Mayer che dirige l'ufficio europeo di iFixit, un sito che vende componenti, pubblica e promuove guide di riparazione online di tipo wiki gratuite per elettronica di consumo e gadget. Tra i tanti ospiti dell’evento visibile anche in streaming e che dà il via alla tre giorni di fiera che anche quest’anno occuperà uno dei luoghi più iconici dell’archeologia industriale di Roma, ci saranno anche Paolo Netti, esperto di rigenerazione dei tessuti umani all’Università Federico II di Napoli, e Julie Andersen, co-fondatrice di Plastic Oceans impegnata ad eliminare l’uso della plastica per la salvaguardia degli oceani. 

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