È sulla rotta del ritorno la missione per proteggere lecosistema dellOceano Atlantico, AtlantEco: a quasi due anni dalla sua partenza e con alle spalle oltre 70mila chilometri di viaggio, la storica goletta Tara farà ritorno al porto francese di Lorient alla fine di ottobre, dopo aver mappato i microrganismi marini ed il loro ruolo nella risposta al cambiamento climatico e allinquinamento da microplastiche. La missione, il cui obiettivo è quello di tracciare le linee guida per la gestione e la salvaguardia dellOceano Atlantico, è finanziata dallUnione Europea e coinvolge 42 istituti di ricerca e università in tutto il mondo.
Gli oceani forniscono servizi ecosistemici essenziali allequilibrio del pianeta e molte delle funzioni chiave che svolgono sono regolate da specie microbiche invisibili allocchio umano, spiega Daniele De Angelis, ricercatore dellUniversità Sapienza appena salito a bordo di Tara. Il microbioma oceanico, la cui biomassa si stima sia quattro volte maggiore di quella di tutti gli insetti della Terra messi insieme, produce infatti ossigeno in quantità quasi pari a quella delle piante terrestri, sequestra carbonio dallatmosfera e rappresenta una risorsa fondamentale nellecosistema marino. Lauspicio conclude De Angelis è che i risultati di questa spedizione scientifica possano contribuire in modo decisivo alla nostra comprensione delle dinamiche che regolano gli ecosistemi dellOceano Atlantico, per promuoverne la salvaguardia.
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