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Lanciato il nuovo modulo della stazione spaziale cinese

La stazione spaziale cinese Tiangong, il palazzo Celeste, si prepara a diventare più grande: è stato lanciato dalla base di Wenchang, sull'isola Hainan nella Cina meridionale, il razzo Lunga Marcia 5B che a bordo il secondo modulo della stazione spaziale, chiamato Wentian.

Ad attendere il nuovo modulo, sulla stazione spaziale ci sono i tre taikonauti, come sono chiamati gli astronauti cinesi, arrivati nel Palazzo Celeste all'inizio di giugno, due sono dei veterani: Chen Dong, Liu Yang, che nel 2012 e' stata la prima donna cinese ad andare nello spazio, mentre Cai Xuzhe, sta affrontando la sua prima missione.

Il lancio è un nuovo passo verso l'ampliamento della stazione spaziale Tiangong, a bordo della quale si trovano tre astronauti, e in ottobre l'Agenzia spaziale cinese per il Volo umano (Cmsa) prevede di lanciare un secondo modulo, chiamato Mengtian. Entrambi i moduli pressurizzati, dedicati alla ricerca scientifica in microgravità, dovranno essere agganciati all'estremita' del modulo Tianhe in modo che, una volta completata, la struttura avrà la forma di una T.

Il modulo Wentian è destinato a ospitare esperimenti di Biologia e porta sulla stazione spaziale Tiangong anche un piccolo braccio robotico, complementare a quello più grande già attivo, in modo da permettere operazioni più precise. Il secondo modulo, sarà invece dedicato a esperimenti di scienza dei materiali e dimostrazioni tecnologiche.

Lo sviluppo della stazione spaziale cinese è il primo segnale dei grandi cambiamenti previsti nello spazio nei prossimi anni. Attualmente la Stazione Spaziale Internazionale è l'unica struttura abitata e dedicata alla ricerca pienamente operativa, ma ha i suoi anni e alla fine di questo decennio dovrebbe andare in pensione. Si pensa quindi al dopo e, se da una parte gli Stati Uniti stanno aprendo a prossime iniziative commerciali, un comitato interno della Nasa, citato da siti specializzati, ha espresso il timore che l'agenzia spaziale americana potrebbe non essere in grado di gestire nei tempi previsti la fase di transizione dalla Stazione Spaziale Internazionale a quelle commerciali, con il rischio di lasciare un periodo di vuoto, una sua assenza dall'orbita bassa, quella a circa 400 chilometri dalla superficie terrestre in cui sono operative le stazioni spaziali.

Alle preoccupazioni per il futuro si aggiungono quelle che riguardano il razzo Lunga Marcia 5B, il cui primo stadio era stato, nel 2020, al centro di accese polemiche e timori per il suo rientro incontrollato verso la Terra. L'impatto con l'atmosfera avvenne allora sopra la Costa d'Avorio e i detriti caddero su un'area vasta. Anche nel 2021 lo stesso lanciatore era stato protagonista di un rientro incontrollato, finito nell'oceano Indiano.

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