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Un viaggio spettacolare tra le bellezze del pianeta blu

Ricoprono il 70% del nostro pianeta, eppure sono un mondo quasi ancora sconosciuto: sono gli Oceani, gli ambienti che hanno cullato la nascita della vita e risorsa fondamentale per il destino umano. A raccontare l’esplorazione dei mari è ‘Oceani, ultima frontiera’, una mostra con centinaia di spettacolari scatti di alcuni dei migliori fotografi naturalisti al mondo, a Pisa fino al 4 settembre, a Palazzo Blu.

Da Jacques-Yves Cousteau, uno dei padri e pioniere dell’esplorazione sottomarina, a Sylvia Earle, storica explorer di National Geographic e tra le prime donne a dedicarsi all’oceanografia, fino alle imprese più moderne, come il ritrovamento del Titanic o alle immagini dai satelliti. E’ proprio lo spazio, infatti, il punto di vista che più di tutti ci racconta l’importanza dei mari per il pianeta, una ‘biglia blu’ quando venne fotografata nel 1972 nella sua interezza dagli astronauti dell’Apollo 17.

Culla della vita e custode, nei suoi abissi, di creature quasi ancora sconosciute il mare è il più importante ambiente per il sostentamento della vita terrestre. La mostra ne offre un viaggio a partire dai luoghi più inaccessibili, nel buio degli abissi, passando dai giganteschi mammiferi marini ai predatori più feroci, ma anche tappeti di alghe dove i pesci vanno a riprodursi e a nutrirsi, le distese colorate delle barriere coralline, e una speciale sezione dedicata agli abitanti del nostro mare, il Mediterraneo. Gli oceani, tuttavia, stanno soffrendo per l’impatto delle attività umane, la plastica e il riscaldamento globale ne stanno profondamente alterando gli equilibri.

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