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A rischio quasi metà delle specie di uccelli

Quasi la metà delle specie di uccelli è a rischio, con drastici cali nelle popolazioni. Le minacce principali arrivano dalla perdita degli habitat naturali e dallo sfruttamento eccessivo delle specie, mentre il cambiamento climatico è stato individuato come causa emergente. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Annual Review of Environment and Resources, guidato dall’Università Metropolitana di Manchester, nel Regno Unito. Poiché gli uccelli sono indicatori molto sensibili della salute ambientale, il loro declino è il segno di una perdita della biodiversità molto pìù ampia.

“Stiamo assistendo ai primi segni di una nuova ondata di estinzioni”, afferma il coordinatore dello studio, Alexander Lees, che lavora fra l'Università Metropolitana di Manchester e Università americana Cornell. “A livello globale, la diversità aviaria raggiunge il picco ai tropici – prosegue Lees – ed è lì che troviamo anche il maggior numero di specie minacciate”.

I ricercatori si sono basati sui dati inseriti nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn), il più completo inventario del rischio di estinzione delle specie a livello globale. Tra le 11mila specie di uccelli, il 48% risulta seriamente minacciato, il 39% è stabile, il 6% mostra un aumento e del restante 7% non si conosce la situazione.

Nonostante tutto, secondo i ricercatori c'è ancora speranza per gli sforzi di conservazione degli uccelli, ma è necessario un netto cambiamento di rotta. “Il destino delle popolazioni di uccelli dipende fortemente dall'arresto della perdita degli habitat", conclude Lees: “dobbiamo cercare di ridurre l'impronta umana sul mondo naturale”.

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