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L’acqua su Marte è scomparsa più tardi del previsto

L’acqua su Marte potrebbe essere scomparsa più tardi di quanto si pensasse finora, a indicarlo sono i nuovi dati raccolti dal rover cinese Zhurong giunto sulla superficie del pianeta rosso il 14 maggio 2021. I dati analizzati su Science Advances da ricercatori dell'Accademia cinese delle scienze e dell'Università di Copenaghen indicano inoltre che grandi quantità di acqua potrebbe ancora essere intrappolata tra le rocce del sottosuolo e potrebbe essere facilmente estraibile per sostenere le future colonie umane.E’ ormai noto che Marte conobbe un lungo periodo in cui esistevano grandi quantità di acqua in forma liquida, vasti mari e laghi ne avvolgevano buona parte della superficie ma poi tutta l’acqua scomparve, la gran parte evaporò e altra è ora intrappolata nel sottosuolo. Un cambiamento che ha segnato l’inzioto di una fase arida nota come il periodo amazzonico (dal nome del sito Amazonis Planitia che ha permesso di conoscere questi cambiamenti). Molti studiosi ritengono che queste trasformazioni abbiano avuto inizio circa 3 miliardi di anni fa ma i nuovi dati in arrivo dal rover cinese che sta esplorando la regione della Utopia Planitia, la stessa dove arrivò anche il lander americano Viking-2 nel 1976, suggeriscono che il periodo amazzonico sia iniziato molto tempo dopo.

Grandi volumi di acqua, secondo la ricerca, sarebbero esistiti in superficie per molto tempo ancora e grandi quantità di HO2, ghiacciata e legata alle rocce, sarebbe facilmente raggiungibile scavando nel sottosuolo. Un’informazione molto importante in vista di future colonie umane. 

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