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Fusione, installato il primo 'spicchio' del reattore di Iter

Installato il primo ‘spicchio’ dell’enorme camera al plasma di Iter, il reattore sperimentale per la fusione nucleare che sta nascendo nel Sud della Francia, a Cadarache, e al quale partecipa anche l’Italia. Le operazioni hanno portato alla posa della prima delle 9 sezioni, dal peso ognuna di quattro Boeing 747 a pieno carico, e rappresenta una delle tappe fondamentali per la realizzazione dell’impianto che potrebbe entrare in funzione non prima del 2025.

 

Le operazioni hanno portato al posizionamento del primo dei 9 componenti che costituiranno il ‘cuore’ di Iter, una sorta di enorme ciambella al cui interno atomi di idrogeno saranno portati a energie altissime per replicare i processi di fusione che avvengono all’interno delle stelle. Il primo ‘spicchio’ della ciambella toroidale pesante 1.380 tonnellate è stato messo in posizione da una gru a doppio ponte. Una manovra di altissima precisione, con una tolleranza millimetrica, di un elemento alto come un edificio di sei piani e un peso di quattro Boeing 747 a pieno carico, resa ancor più difficile dal muro di contenimento della struttura ad appena 20 centimetri di distanza.

Il blocco, uno spicchio cavo con una sezione a forma di D al cui interno dovrà poi avvenire la fusione, è ora sospeso a pochi centimetri di altezza e solo nelle prossime settimane verrà fissato definitivamente. Una tappa fondamentale per la realizzazione del più importante progetto internazionale per la fusione nucleare, un investimento complessivo di circa 20 miliardi di euro che vede anche un’importante partecipazione anche dell’Italia, che potrebbe entrare in funzione nel 2025 per dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica della fusione come fonte di energia, sicura, pulita e inesauribile. 

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