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Covid: Marinari, rallenta la crescita delle terapie intensive

Raggiunto il picco dei positivi in Italia, si comincia a intravedere un primo rallentamento nella crescita dei ricoveri in terapia intensiva, che nel giro di una settimana potrebbe riflettersi anche sulla curva dei decessi. E' quanto emerge dalle analisi del fisico teorico Enzo Marinari dell'Università Sapienza di Roma.

Sebbene i numeri dei contagi siano probabilmente sottostimati, "si sta delineando un trend abbastanza chiaro: c'è un rallentamento della crescita dei positivi, conferma del fatto che ci troviamo vicinissimi al picco, se non lo abbiamo addirittura superato", spiega Marinari all'ANSA. "Inoltre si comincia a intravedere un primo rallentamento nella crescita delle terapie intensive: nell'ultima settimana si è dimezzata rispetto a due settimane fa. Questo significa che fra 10-15 giorni potremmo raggiungere il picco delle terapie intensive".

Come sempre, la curva dei decessi sarà l'ultima a frenare: "è probabile che nel giro di una settimana si inizi ad avere un lieve rallentamento della crescita per arrivare poi ad un plateau", sottolinea il fisico. "La letalità resta comunque molto bassa: se confrontiamo i decessi di oggi con i positivi registrati 15 giorni fa, vediamo che si ha un decesso ogni 350 positivi, mentre nei periodi più difficili dell'anno scorso siamo arrivati anche a un decesso ogni 50 positivi. E' evidente che il vaccino con le tre dosi sta facendo il suo effetto anche contro Omicron. Se questa variante fosse libera di correre in Italia, senza vaccini e misure anti-contagio, conteremmo 4.000 decessi al giorno".

 

 

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