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Luna, tecnologie e alleanze per un mercato da 1,7 miliardi

Sistemi di trasporto e di comunicazione, moduli logistici, robot: la nuova corsa alla Luna ha bisogno di tecnologie nuove, con un mercato stimato in 1,7 miliardi e, contrariamente a quanto è accaduto ai tempi delle missioni Apollo, ora è chiaro che non potrà essere un solo Paese a raggiungere l'obiettivo: è un gioco di alleanze fra agenzie spaziali e fra pubblico e privato, industria e ricerca, a permettere di portare di nuovo degli astronauti sulla Luna. È lo scenario emerso nel convegno sulla Lunar Space Economy, organizzato da Leonardo nell'ambito del Padiglione Italia all'Expo di Dubai 2020, occasione della settimana dedicata allo spazio.

L'esplorazione della Luna è "un tema chiave per le agenzie spaziali di tutto il mondo" e un'opportunità per gli imprenditori privati e la sfida è mettere a punto tecnologie per un'esplorazione spaziale sostenibile, tese anche a migliorare la qualità della nostra vita sulla Terra. Ha detto l'amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo. L'evento di Dubai, ha aggiunto, segna l'avvio di un dibattito internazionale capace di dare voce a tutto l'ecosistema coinvolto nel settore spaziale, dall'industria agli astronauti e ai centri di ricerca. La via per il successo passa quindi attraverso la cooperazione internazionale ed è fondamentale per stabilire una visione comune e un insieme condiviso di principi, linee guida e buone pratiche.

Della necessità di stabilire fin da adesso regole comuni hanno parlato anche Luigi Pasquali, coordinatore delle attività spaziali di Leonardo e amministratore delegato della Telespazio (Leonardo-Thales), e Massimo Comparini, amministratore delegato Thales Alenia Space Italia (Thales-Leonardo).

L'appuntamento con la Luna scattato con il programma Artemis è una priorità anche per le agenzie spaziali. Lo è per la Nasa, il cui amministratore capo Bill Nelson ha rilevato che in questo momento "incredibile dell'esplorazione spaziale" stringere nuove alleanze è molto importante. Fra le collaborazioni ha citato quelle con le agenzie spaziali di Europa (Esa) e giapponese (Jaxa), e ha voluto "ringraziare l'Italia per una partnership incredibilmente significativa", citando in particolare la collaborazione con il nostro Paese per la fornitura dei moduli logistici della Stazione Spaziale Internazionale.

Una collaborazione citata come esempio per il futuro anche dal presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia. "L'Italia ha espresso al meglio le sue capacità in campo spaziale, nel quale è stata protagonista fin dall'inizio", e "saremo fra i leader della prossima tappa di questa affascinante corsa allo spazio" che, ha rilevato, farà da "traino per l'innovazione in Italia".

Il momento è cruciale anche per il direttore generale dell'Esa, Josef Aschbacher, che ha parlato del nuovo mercato che si sta aprendo con i programmi di esplorazione lunare, stimato 1,7 miliardi, in particolare per quanto riguarda le tecnologie per trasporto, comunicazione e navigazione.

"Il futuro dell'esplorazione spaziale è nella capacità di unire le forze", anche per gli astronauti: parola di Luca Parmitano, dell'Esa, per il quale "la Stazione Spaziale è un ottimo esempio di collaborazione internazionale".

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