Lo studio delle lune dei pianeti giganti del Sistema Solare, dei mondi alieni temperati o della Via Lattea e, ancora più lontano nello spazio e nel tempo, delluniverso primordiale. È allinterno di queste aree di ricerca che saranno scelte le tre future missioni di esplorazione spaziale di Voyage 2050, il nuovo programma scientifico dellAgenzia Spaziale Europea (Esa) per il periodo tra il 2035 e il 2050. Lo ha annunciato la stessa Esa.
Ambiziosi gli interrogativi cui contribuiranno a trovare risposta le future missioni dellEsa. Indagare la potenziale abitabilità dei mondi del Sistema Solare, per capire come può emergere la vita, e se esistono pianeti simili alla Terra nel cosmo, a partire dalla Via Lattea. E cercare di capire, ad esempio utilizzando le onde gravitazionali come messaggeri, come ha avuto inizio luniverso e come si sono formate ed evolute le prime strutture cosmiche e i buchi neri. Resta, adesso, da definire quali saranno le missioni specifiche che verranno selezionate.
Per Fabio Favata, coordinatore del programma scientifico dellEsa, avere un piano a lungo termine chiaro permette allEsa di essere un riferimento stabile per le agenzie partner con cui realizzare missioni in collaborazione. Inoltre - spiega lo studioso a Media Inaf, il notiziario on line dellIstituto Nazionale di Astrofisica - Voyage 2050 fornisce unimpalcatura alla comunità scientifica, per programmare i propri investimenti a lungo termine. Voyage 2050 - conclude Favata - manterrà lEuropa in prima linea nella scienza spaziale per i decenni futuri.
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