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Ecco il ‘grand tour’ di una goccia d’acqua negli oceani

Tracciato il percorso di una goccia d’acqua negli oceani: è un ‘grand tour’ che può durare millenni prima di tornare al punto di partenza. E' il risultato di una simulazione fatta usando oltre 1 miliardo di dati raccolti negli ultimi 25 anni e che offre importanti indicazioni su come le correnti stanno cambiando, con possibili grandi impatti sul clima mondiale. Il lavoro pubblicato su Science Advances è stato realizzato da un gruppo dell’Istituto di Oceanografia Scripps di San Diego, tra cui l’oceanografa Paola Cessi.

La simulazione è stata realizzata incorporando un mix di dati raccolti negli anni da una gran varietà di strumenti come boe, reti di osservazione, robot e satelliti per ipotizzare il percorso di una ‘goccia’ d’acqua a partire dalla regione centrale dell’Oceano Atlantico. I ricercatori hanno eseguito 65.000 ripetizioni modificando alcuni dei parametri di partenza e seguito i movimenti e l’evoluzione della goccia, in particolare di temperatura e salinità, in intervalli di 25 anni.

Dopo aver lasciato l’Atlantico, un terzo delle gocce ha girato attorno l’Antartide per poi ‘girovagare’ nel Pacifico e Indiano e tornare a casa in circa 300 anni, un 20% ha fatto percorsi analoghi ma viaggiando a maggiori profondità e impiegando 700 anni, mentre circa la metà delle gocce ha fatto un ‘grand tour’ negli abissi del Pacifico visitando quasi tutti gli abissi e impiegando ben 2.800 anni per tornare al luogo di origine.

Queste simulazioni hanno permesso di capire alcune dinamiche fondamentali delle correnti oceaniche, il cui motore sono prevalentemente le differenze di temperatura e salinità delle acque. Per questo motivo lo scioglimento dei ghiacci ai poli, che riversano acque più fredde e meno salate, sta alterando alcune delle principali correnti marine con impatti sul clima mondiale.

 

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